martedì 26 agosto 2014

EMIS KILLA E FLAVIO BRIATORE: UNA VACANZA INSIEME

Selfie in spiaggia e poi al Ristorante Twiga di Monte Carlo per Emis Killae Flavio Briatore. 
Si perchè i due hanno trascorso una serie di giorni a Monte Carlo. Si sono divertiti a scattare foto insieme e a condividere la loro amicizia via social.
Insieme a loro c'era anche Andrea Castaldini(famoso negoziante di una prestigiosa enoteca di Milano), Dario Giovannini (proprietario dell'etichetta discografica di Emis: "La Carosello Records", Zanna(il manager di Emis Killa) e Luca Spanu(il tour manager di Killa).
Una bella crew per festeggiare e passare la fine dell'estate  ma i due a dedicarsi agli scatti fotografici sono proprio Killa e Briatore che non perdono occasione per mostrare ai loro fans i loro momenti insieme!
Guarda su instagram.com le foto e i video della loro vacanza !
Esclusiva fan page.

venerdì 15 agosto 2014

EMIS KILLA FORMENTERA SHOW E LA FRECCIATINA VIA FACEBOOK


Emis Killa , 25 anni il 14 novembre, ieri mattina è partito per Formentera. Il rapper si gode un pò di vacanze assieme alla sua ragazza Chiara Nasti e ai suoi amici. Oltre al sole e al mare, Emis ha posato in uno stadio spagnolo per la Diadora, essendo lui lo sponsor ufficiale.
"Ne combino sempre una dovunque vado" cosi' canta il rapper nel pezzo dedicato a Mario Balotelli "Mb45" e ha ragione, anche a Formentera è stato uno show.
Emis non ha esitato a fermarsi dai fans che lo hanno riconosciuto, a postare video dove si tuffa nelle bellissime spiagge di Formentera e postare foto dove si coccola con la sua ragazza.
Un Emis Killa con un nuovo taglio di capelli che al web sembra piaciuto visto che il rapper ieri è stato assalito di commenti positivi come  "sei perfetto", "sei bellissimo" ecc... e oltre all'aspetto esteriore che Emi non si fà mai mancare, il milanese ha lanciato anche una frecciatina verso i suoi fans con una foto di lui con una bottiglia di vino (molto costosa) e la nuova linea di Rolex(orologi che lui indossa spesso). 
Che a al Killa piaccia vestire e parlare di se si è sempre saputo ma con  lo stato di stamattina su Facebook ha alzato l'asticella.
Si, perchè il giorno dopo che Killa ha postato la foto(cancellata da lui immediatamente dopo gli insulti che gli sono stati attribuiti) il rapper ha fatto uno stato sul suo Facebook privato dicendo: 
"Voglio ricordarlo.Sono un estremo e questa cosa mi è servita nella vita, le vie di mezzo per me non esistono, sappiatelo. O tutto o niente." 
Parole crude, dritte al punto, senza deviare, quelle del milanese verso i suoi fans coccolati prima poichè lui gli aveva augurato un buon ferragosto.
Molti commenti gli hanno dato la ragione, altri lo hanno preso anche a parolacce ma evidentemente è vero che gli insulti ad Emi non interessano perchè il rapper ha postato poi una foto dove era al mare assieme ad un suo amico con un grande sorriso.  Voi da che parte state? Avete colto il messaggio del rapper?

sabato 9 agosto 2014

EMIS KILLA: << VI PARLO DI MARIO>>

Le parole di Emis verso Balotelli in un post su Facebook

<< Un giorno vi racconterò la sua storia anche se si legge nei suoi occhi, vi racconterò la sofferenza di un bambino di due mesi abbandonato senza genitori e averli rincontrati solo quando è diventato Mario Balotelli>>

Queste sono le parole del rapper milanese, queste sono le giustificazioni di ogni domanda e ogni sbaglio di Mario, sempre secondo Emis Killa.

<< Mario è buono, dolce e sempre sorridente. Ormai gli è stata data l'immagine del cattivo per via degli stupidi gossip presenti nei giornali, in tv ecc.. ma non lo è, lo conosco bene e ve lo posso assicurare. >>

INT: Una volta te gli hai detto: "Non siamo fratelli di sangue ma siamo fratelli lo stesso", è vero?
E: Ovvio. A noi due ci lega un bracciale che ci siamo fatti come promessa di essere amici per sempre. Il sangue non detta nessuna legge; ho il mio manager che per me è come un padre eppure scorre un'altra cosa nelle vene ma  è  lo stesso un papà. 

<< Molti italiani lo insultano, a me fanno ridere, insultano Balo perchè adesso è diventato quello che ha abbandonato la figlia. Se l'avesse riconosciuta prima ora tutti lo adorerebbero. Poi si certo, ha la pelle nera;qui in Italia essere neri significa il delirio. Anche se su al nord la cosa si sente di meno perchè siamo più multi etnici per esempio Milano che è la città dove vivo io è piena di tutte le razze possibili; una volta sono sceso giù al sud con Mario ed amici, è stato qualcosa di assurdo, gente che rideva quando passavamo. Non ci credo che ancora oggi uno deve sedersi e parlare di razzismo. Io anche sono razzista ma con la gente che viene in Italia a non fare niente.  >> cosi' parla il rapper dell'Italia e il razzismo ancora presente.
<< La gente prima di parlare di Mario dovrebbe fermarsi un attimo e mettersi nei suoi panni sia nella vita che nel calcio. Mario non è un robot non può fare 6 goal a partita, è un essere umano e ha ancora tanto da imparare.  Ha passato un'infanzia difficile; le persone dovrebbero domandarsi: "Ma come mi sentirei io se dopo 18 anni che i miei genitori naturali non sapevano della mia esistenza e mi avevano abbandonato,  hanno avuto la faccia di venire a trovarmi di nuovo quando sono diventato famoso? " o sennò "Come mi sentirei se quando vado allo stadio e gioco una partita mi sento i cori razzisti sotto come sottofondo?" o ancora : "Come mi sentirei se tutti i giornali parlassero di me raccontando stronzate e mostrando un Mario completamente diverso da quello che sono?". E' vero la gente parla di quello che vede però viene tutto amplificato e si sa. Il problema è che se Mario segna è un campione, se non segna è un deficiente. >>.
Il rapper conclude dicendo inoltre << E' vero, adesso gira con la ferrari magari e ha tutti i lussi possibili ma i soldi non fanno la felicità; io sono dell'idea che non serve a niente avere il portafoglio pieno e non avere il senso della vita. Io ai soldi avrei preferito una famiglia. I soldi sono beni materiali, i sentimenti sono emozioni che ti restano dentro e non sempre si hanno. Io e Mario siamo fortunati perchè facciamo quello che ci piace però è difficile curare certe ferite e altre sono impossibili. 
Io ho visto Mario piangere, una sera, mentre era casa mia a guardare la replica di una  partita del Milan; emozionarsi perchè aveva segnato  lui e la gente che lo applaudiva. Per una votla gli italiani avevano applaudito a lui per una splendida punizione.  Mario è stato l'unico ad aver pianto dopo i mondiali, ad aver dimostrato di tenerci alla maglia. C'era gente che rideva e non gli importava, lui più di quello non poteva fare. Quando non dà il massimo ci sta male e si vede, in tutto. >>
Il rapper in conclusione saluta le telecamere e ci mostra il suo braccialetto con il suo amico Mario. 
In esclusiva per Sky, guarda il video dell'intervista su skysport.it