sabato 27 settembre 2014

EMIS KILLA A PIAZZA PULITA " IL FUTURO DELL'ITALIA? NON CI CREDO A CHI DICE CHE NE USCIREMO"


Emis Killa (rapper brianzolo più precisamente Vimercate prov. di Milano) durante il programma "Piazza Pulita" su La 7 ha detto la sua apparendo in una video-intervista.
 "A me piace molto la Brianza e naturalmente tutta l'Italia, vivo a Milano ma la mia terra mi manca, sono un provinciolo, lo dico da sempre ma il futuro dell'Italia e lo dico a malincuore perché non sono orgoglioso, è un cinese che lavora di più e si fa pagare la metà". cosi' comincia il cantante parlando di quello che sarà L'italia secondo il giovane 25enne(a novembre).
"Da noi è diverso, io me ne accorgo perchè sto sempre in giro per tutta Italia. Mi rendo conto che al sud le cose vanno peggio mentre qui al nord tendono ad andare nella giusta via. Ma non basta. Non ci credo a chi dice che ne usciremo dalla crisi ma son d'accordo con chi dice che l'Italia è divisa in due. A me dispiace lo dico a malincuore,  mi fà male pensare come un paese cosi' bello e pieno di risorse come l'Italia si possa rovinare per un governo che non è in grado di far star bene un paese. Tante volte mi viene voglia di andarmene e capisco i tanti giovani che lo fanno" continua il rapper. 
Gianni Moragli, prende la parola e comincia a far domande al rapper forti e dirette.  
GIANNI: "Voi rapper fate un lavoro particolare e vivete bene economicamente. Dicono che alla gente ricca le tasse non pesano è vero?"
EMIS: Si ma gli fanno girare i coglioni. La metà dei soldi vanno allo Stato che praticamente è un mio socio che però non ha fatto niente e si prende i miei soldi, questa cosa mi manda in bestia. Ricordo le prime serate fatte in nero, quando ho aperto la partita Iva ci sono rimasto. Ero sempre in rosso.E' vero che chi guadagna di più paga più tasse, ma ti girano ancora di più i coglioni: vuoi mettere che se guadagni un milione di euro, 500mila li devi dare allo Stato?
GIANNI: "Cosa secondo te non hanno capito questi politici al giorno d'oggi che ci ritroviamo con un'Italia che scappa e che potrebbe davvero fare una brutta fine?"
EMIS: Il fatto che son sempre gli stessi. Tutti dicono di dare lo spazio ai giovani ma io di giovani non ne vedo, vedo solo Renzi ma non mi piace preferivo davvero l'epoca di Berlusconi quando stavamo bene e l'Italia era una potenza. Però ormai purtroppo lui non può più far il politico, ha troppe persone contro e una certa età. Bisogna puntare su dei ragazzi giovani che abbiano testa e possano trasformare l'Italia in quello che era prima. 
GIANNI: "Nell'ultima elezione, chi ha votato?"
EMIS: Non ho votato. Lo dico sinceramente. Mi sono tolto questo diritto per il semplice fatto che ormai non si capisce più niente.
GIANNI: "Le piace Grillo?"
EMIS: E' un pagliaccio, lo vedo più come comico, non può fare il politico. Ma se lo immagina uno cosi' davanti alla Merkel?
GIANNI: "Il suo collega Fedez ha votato il Movimento a 5 stelle quindi a Grillo perchè secondo lui potrebbe essere la speranza di un Italia che lancia un messaggio, l'unico che potrebbe svegliare il nostro paese, che ne pensa?"
EMIS: Non la penso cosi'. Per svegliare l'Italia non serve urlare. Ci sono maniere di dire le cose. Un buon politico dice le stesse cose ma con un tono migliore. Lui quando parla fà ridere. Quando lo vedi in tv fai più caso al suo aspetto esteriore che a quello che sta dicendo.
GIANNI: "Mettendoti ai panni di chi non ha lavoro che consiglio ti senti di dargli?"
EMIS: Io direi di andarsene. Sopratutto se a trovarlo non sono i giovani, Capisco magari il 40 enne che ad una certa si trova magari con un'azienda chiusa per fallimento e si ritrova per strada ma un giovane della mia età che ha un futuro davanti e resta qui in Italia alle spalle magari dei genitori che non stanno messi bene è sbagliato.  Questi ragazzi di 20 anni magari laureati che stanno in giro senza far niente e buttati su una poltrona. Se io fossi loro mi alzerei e comincerei a viaggiare, non solo ti fai una cultura ma ti trovi anche un posto fisso minimo a 1000 euro e più mensili.  Mia madre aveva perso il lavoro quando io ancora non ero nato ed era andata in cassa integrazione. Nonostante tutto si è alzata ed è andata a cercare lavoro a Milano. Si è trasferita da Palermo, dove lei stava fino a Milano perchè doveva mantenere mio fratello. Io la stimo. Ancora oggi va a lavorare e si alza alle 6 di mattina. Idem mio padre. Mio padre lavorava a Vimercate e scendeva giù a Palermo solo il weekend da mia mamma e mio fratello appunto. Quando sono nato le cose sono cambiate, mia madre era già a lavorare su anche se i soldi all'epoca mancavano. 
GIANNI: "Te hai vissuto in una situazione brutta eppure oggi grazie al tuo talento e anche ad un pizzico di fortuna non hai problemi economici, come ti senti?"
EMIS: Partendo che io sono molto fortunato ma ho fatto tutto da solo. Non sono mai stato una persona che si arrende alla prima cosa. La mia determinazione mi ha portato ad essere un vincente ora in tutto quello che faccio. Io mi reputo un ragazzo con la testa e molto tenace. La gente mi critica e mi dà dello stupido riccone grazie alla musica, ma non sanno che dietro ci stanno tanti sbattimenti e ci è voluto il mio carisma per arrivare dove sono. Sono stato bravo e sono orgoglioso di me. Poi io non vengo da un'epoca antica. Non posso sentirmi dire "sei stato fortunato ai tuoi tempi si poteva diventare famosi" perchè io non sono vecchio! Ho 25 anni e i miei tempi sono quelli di ora anzi anche peggio. Se oggi un ragazzo vuole fare il rapper ha molte più possibilità. Ormai è un genere affermato, sta dovunque, radio-televisione-internet e c'è più possibilità di arrivare ad un pubblico. Ai miei tempi era una cosa troppo di nicchia, la conoscevano pochi gatti e te non potevi ambire a diventare un personaggio famoso. Io non sognavo di diventare una sotto specie di star perchè il rap non si conosceva. Quindi non possono venirmi a dire che sono stato solo fortunato per il semplice fatto che non vogliono ammettere che sono stato anche bravo. 
GIANNI: "Dove andresti se l'Italia dovesse peggiorare?"
EMIS: In America. Amo la progressività e tutto ciò che è moderno, Ho vissuto per due mesi l'estate scorsa a New York per lavoro e mi sono innamorato. E' una città stabile,ordinata e hanno una mentalità completamente diversa dalla nostra. Mi affascina.
GIANNI: "Tornare alla lira?"
EMIS: Magari ma non ora. Il problema dell'Italia non è solo la moneta.
GIANNI. "Cosa ne pensa di tutti questi extra comunitari che entrano?"
EMIS: Rovinano il nostro paese. Entrano e non fanno niente, fanno solo danni. Non voglio essere razzista ma devono restare al loro paese. Ci prendono in giro, non vedono che qui c'è la crisi? Dovrebbero chiudere le frontiere.
GIANNI: "Cosa vuole aggiungere per concludere il suo discorso?"
EMIS: Cosa devo dire, io spero che vada bene. Ma finchè la gente e i politici sopratutto non cambiano la testa e lo stato smette di fregare i soldi alle povere famiglie che campano davvero di stipendio finiremo male.
GIANNI: " Il suo futuro invece come lo vede?" 
EMIS: Lo vedo come ora. Anche se il rap un domani non dovesse andare io sono sempre nello spettacolo in qualche modo perchè conduco su Sky e sto sulla Radio. La mia strada ormai la ho presa.
Cosi' conclude il rapper.

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